Sentirsi a casa tra le montagne

Il rifugio Gitschhütte nel comprensorio sciistico ed escursionistico Gitschberg Jochtal

Una vista incantevole a 2.210 m di altitudine Ammirate il panorama a 2.210 m sul livello del mare

Al rifugio GITSCHhütte, nel comprensorio sciistico e alpestre Gitschberg Jochtal, vi accogliamo con la tradizionale stretta di mano.

Al rifugio Gitschhütte arriverete come ospiti e ripartirete come amici. La nostra struttura sorge ai piedi del Gitschberg, la montagna di casa di Maranza, incantevole borgo adagiato su un soleggiato altipiano.

E in una sosta gustosa degna di questo nome, non possono mancare pietanze tipiche altoatesine e una forte consapevolezza della tradizione, vissuta giorno dopo giorno, senza dimenticare, oggi come un tempo, l’immancabile grappino e una fetta di strudel di mele.

Un punto di ritrovo per tutti
Amici della montagna, irriducibili delle vette, sciatori professionisti di ogni genere: toccate con mano l’atmosfera di spontanea convivialità che si respira nel nostro rifugio. 

A presto e buona montagna a tutti,
il padrone di casa Meinrad Unterkircher

I bei vecchi tempi La storia del rifugio

1971

A quel tempo, ai piedi del monte Gitschberg, sorgeva un semplice rifugio in legno, che venne aperto al pubblico, per la prima volta, il 17 gennaio del 1971. Erano gli albori del turismo invernale nella regione turistica Gitschberg Jochtal e due impianti di risalita, il “Gitsch-Lift” e il “Sergerwiesen-Lift”, portavano gli ospiti sulla montagna.

“C’erano giorni in cui arrivavano 10-15 ospiti e giorni in cui non c’era nessuno. Erano tempi duri, ma non ci siamo arresi e non abbiamo mai smesso di credere nello sviluppo turistico della zona, nel nostro incantevole altipiano e nell’area sciistica del monte Gitschberg. Cucinavamo con un fornello a gas, senz’acqua corrente ed elettricità, impensabili all’epoca. Rifocillavamo gli sciatori con pietanze semplici, come panini imbottiti e würstel”, racconta il gestore dell’epoca Peter Oberhammer.

1975 circa

Con il passare del tempo, il numero degli sciatori crebbe e negli anni Ottanta lo sviluppo turistico conobbe una fase di fiorente sviluppo. Il rifugio venne ampliato e a Maranza cominciarono ad arrivare molti gruppi di giovani: “Tutti bevevano un’aranciata”, racconta oggi il gestore dell’epoca. Alcuni anni più tardi, venne costruito l’impianto a fune e con esso anche il rifugio poté dotarsi di una piccola cucina, di elettricità e acqua corrente, rifocillando gli ospiti con specialità altoatesine quali gulasch, canederli dolci lievitati, spaghetti e lasagne. “Ma i piatti abbiamo continuato a lavarli a mano”, racconta la cuoca di allora Paula.

Negli anni Novanta, il rifugio passò di mano in mano sino a che, a fine 2006, la gestione venne assunta con grande entusiasmo da Meinrad.

Nel giugno del 2012, il rifugio venne ridotto in cenere da un incendio. Terminati i lavori di ricostruzione, il 22 dicembre 2012, l’edificio venne ufficialmente riaperto, in una festosa cornice, per l’inizio della stagione invernale.

Volere è potere Ecco come raggiungerci

Da Maranza, il rifugio GITSCHhütte è raggiungibile lungo innumerevoli vie escursionistiche. In alternativa, potete viaggiare comodamente in funivia sino alla stazione a monte e da qui percorrere a piedi il sentiero forestale, adatto anche ai passeggini, o imboccare il Percorso avventura appositamente realizzato per voi (15 minuti di cammino). Il rifugio, adagiato in posizione favorevole, è un’apprezzata meta per famiglie, amanti della montagna e appassionati di alpeggi, nonché punto di partenza ideale per impegnativi tour di ogni grado di difficoltà, per la gioia degli irriducibili della corsa in montagna e degli scalatori più ambiziosi.

Una vetta ti appartiene solo quando sei sceso: prima, sei tu ad appartenere alla vetta!

Hans Kammerlander